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Fucili militari della seconda guerra mondiale

36,50 €
FM2AG

Questo volume continua la rassegna dell’evoluzione del fucile militare, iniziata con il testo dedicato ai fucili della I G.M.
Nel ventennio fra le due guerre mondiali lo sviluppo del fucile a ripetizione si è limitato a un perfezionamento di modelli che esistevano già nel 1914. Infatti, l’unico fucile a ripetizione completamente nuovo di quel periodo è il MAS 36, adottato dalla Francia alla vigilia della guerra.
Semiautomatici e fucili d’assalto, invece, hanno avuto uno sviluppo molto più dinamico, iniziato negli Stati Uniti e nell’Unione Sovietica fin dagli anni ’20-’30 del secolo scorso.
Un’altra caratteristica degli anni 1919-1939 è la diffusione delle produzioni su licenza, specialmente per quanto riguarda il Mauser Mod.98, ma anche i Mannlicher e i Mosin Nagant.
A causa di queste differenze, non solo di tipologia ma anche di sviluppo, il libro è diviso in tre parti, ciascuna delle quali raggruppa le armi in base al sistema di ripetizione e cioè manuale, oppure automatica, mentre la terza parte è dedicata ad armi e ottiche per tiratori scelti.
Il libro è mirato a descrivere l’evoluzione del fucile militare, più che la sua storia in mano ai diversi eserciti. Una tabella all’inizio di ciascuna parte può aiutare a navigare fra i numerosi abbinamenti “Fucile-Paese”.
I minuti dettagli, i gruppi di matricole e la decodifica delle sigle tedesche sono accuratamente descritti nelle numerose monografie che illustri Autori hanno dedicato ai singoli modelli.